Noi tutti dovremmo sapere le regole per il rilascio di una trota che garantisca migliori possibilità di sopravvivenza, ma c'è una regola che non è mai inclusa in articoli sulle modalità di rilascio del pesce.
Così, una volta salpato il pesce il più rapidamente possibile per cercare di limitare lo stress post-cattura, si sta per prenderlo per ottenere qualche foto prima del rilascio.
Ma, "presa e sorriso" (in inglese GRIP AND GRIN), troppo spesso si trasformano in "presa e uccisione" (GRIP AND KILL) , ed è tutta una questione di 'dove e come' si prende la trota che può determinare la sua sopravvivenza.
Così, una volta salpato il pesce il più rapidamente possibile per cercare di limitare lo stress post-cattura, si sta per prenderlo per ottenere qualche foto prima del rilascio.
Ma, "presa e sorriso" (in inglese GRIP AND GRIN), troppo spesso si trasformano in "presa e uccisione" (GRIP AND KILL) , ed è tutta una questione di 'dove e come' si prende la trota che può determinare la sua sopravvivenza.
Dando un'occhiata al disegno anatomico qui sopra che mostra la struttura degli organi interni principali di una trota, bisogna prestare particolare attenzione a dove è situato il cuore (cerchio rosso) - tra e sotto le branchie e il fegato, appena sopra le pinne pettorali.
Questi tre organi, cuore, branchie e fegato sono molto sensibili ai danni, anche se non sempre immediatamente evidente, a meno che il danno sia molto grave, il che porta alla morte immediata. Pesci soggetti a pressioni esterne sul cuore o altri organi possono nuotare via dopo il rilascio, ma in molti casi muoiono poco dopo.
Prendendo un pesce nella zona pettorale e premendo con forza verso l'interno si comprime il cuore e forse il fegato e le branchie. Il risultato per il pesce non sarà buono, anche se riesce a nuotare via al rilascio.
Quindi daremo uno sguardo ad una galleria di foto copiate da web e riviste - qualsiasi ID della persona che detiene il pesce è stato rimosso.
Questa presa, anche se probabilmente non
letale continuerà a mettere sotto stress il cuore.
Una cattiva presa, molto probabilmente danneggerà il cuore del pesce e ridurrà le possibilità di sopravvivenza.
Il peggiore esempio di 'grip and kill' di questi scatti. Danno letale a cuore, fegato e branchie quasi certo.
LA "PRESA UK" - un altro killer
Coloro che seguono giornali di pesca o siti sulla pesca alla trota inglesi si saranno accorti che nella maggior parte delle foto il pesce è tenuito come rappresentato dalla foto sopra. Facendo una rapida ricerca sugli articoli di maggior successo inglesi, si può notare che circa il 70% dei pesci sono tenuti in quella che io (autore dell'articolo) chiamo "presa UK" (UK GRIP). Credo che sia utilizzato questo metodo per dimostrare che il pesce è perfettamente pinnato o ha una splendida livrea, e non è quindi un pesce di allevamento.
La maggior parte della pesca a mosca in UK è praticata in acque ferme con pesci di allevamento. Molti (la maggior parte) pesci di allevamento hanno le code e le pinne danneggiate da altri pesci o dalle vasche in cui sono allevati. Quindi per dimostrare che il pesce è perfettamente pinnato hai bisogno di un tipo di presa che te lo permetta. Questa presa, che ho chiamato UK GRIP è ottima per mostrare il pesce, ma è ottima per il pesce? NO!
La UK grip prevede che la coda del pesce non sia tenuta saldamente quindi il pescatore sarà costretto a reggere e quindi premere nella zona del cuore. Tutte pessime notizie per il cuore e gli altri organi.
Ma questa pessima presa non è utilizzata solamente nel Regno Unito, si possono vedere foto Grip And Kill da tutte le parti del mondo anche se sembra essere una pratica molto in voga soprattutto in UK.
Questa pratica deve essere fermata. I giornali ed i siti web dovrebbero smettere di pubblicare foto di pesci tenuti in modi che li possano danneggiare
Dovrebbere essere così...
il giusto modo di tenere un pesce è vicino alla testa. La trota è 'cullata' con le dita parallele al fianco del pesce, non 'artigliata' o premuta nelle zone vulnerabili.
La chiave per effettuare una buona presa nell'area pettorale
è avere una buona presa sulla coda .
Una delle guide più conosciute della Nuova Zelanda, Tony Entwhistle, nel New Zealand Fish & Game Magazine, dà una delle migliori descrizioni mai lete sul giusto modo di maneggiare una trota.
"Come maneggiare una trota senza causarle stress o danni"
Per maneggiare una trota senza causarle stress o danni, bisogna avere una presa gentile e non stringerla come in una morsa.
Per far calmare una trota salpata, basta semplicemente mettere una mano verticalmente davanti al suo muso per prevenire che nuoti via e poggiare il palmo della mano a copertura di entrambi gli occhi. Questa azione, come fosse una maschera, serve a calmarla immediatamente. Le trote si calmano molto velocemente quando i loro occhi sono coperti.
Il prossimo passo è prendere la coda del pesce con l'altra mano, senza esercitare effettiva forza.
Alcuni pescatori utilizzano un panno per migliorare la presa, ma utlizzando una buona tecnica, non ce n'è bisogno. Per assicurare la presa di una trota, c'è bisogno di una lieve pressione applicata tra il pollice e l'indice direttamente alla base della coda, applicata dove si unisce al corpo.
Bisogna esercitare pressione nelle zone superiore ed inferiore della coda tra il pollice e l'indice, piuttosto che lungo i lati.
L'errore è afferrare la coda troppo in avanti (verso il corpo) ed usare troppa forza. Stringere forte non aiuta a reggere meglio il pesce, anzi si rischia che scivoli via.
Ora, per testare la presa, basta sollevare leggermente la coda, mantenendo gli occhi coperti, per il momento. Se la presa è sicura, il pesce non scivolerà, ma se così non fosse, afferriamola con entrambe le mani. Con una veloce mossa tornare a coprire di nuovo gli occhi ed il muso. Molti pesci saranno salvati da un rilascio prematuro.
Con una giusta presa sulla coda, ora è possibile iniziare a tenere la trota in sicurezza per una foto oppure per il rilascio.
Evitare di spremere il pesce intorno alla zona del ventre mollo dietro le pinne pettorali perchè questo causa disagio e può potenzialmente causare seri danni agli organi interni.
Invece fa scivolare la mano libera sotto le pinne pettorali, orientando la mano in modo che la testa della trota riposi lungo il dito indice, con le pinne pettorali tra il pollice ed il mignolo.
Il pesce sarà correttamente bilanciato e la delicata zona del ventre mollo non subirà nessuna pressione.
Sollevando la trota in questo modo e rimettendola in acqua tra una foto ed un'altra, minimizza lo stress dovuto al combattimento. Girare il pesce sotto-sopra mentre si rimuove l'amo.
Maneggiate il pesce gentilmente e con rispetto così non entrerà in panico e non si stresserà, così gli assicurerete la sopravvivenza dopo il rilascio senza danni e senza lasciarli in stato confusionale.
Il "vizio" di tenere i pesce fuori dall'acqua
E' inutile girarci intorno, tenere una trota fuori dall'acqua per fare una foto è sicuramente un modo per aumentare lo stress e i danni fisici che abbiamo già generato durante il salpaggio del pesce.
Questo è vero, anche quando il pesce è trattato con molta attenzione e tutte le 'regole' sul rilascio sono seguite alla lettera.
Se vuoi realmente rilasciare la trota riservandole le massime possibilità di sopravvivenza, non sollevarla mai dall'acqua.
Articolo scritto da Tony Bishop
Puoi trovare l'articolo completo ed in lingua originale:
http://www.bishfish.co.nz/articles/fresh/grip-and-kill.htm
http://www.bishfish.co.nz/articles/fresh/grip-and-kill.htm
fotografare rapidamente il pesce senza toglierlo dall' acqua dentro il retino del guadino. Piu' il pesce è grande e pesante e piu' si danneggia.
RispondiEliminaCon grande piacere noto che alcuni tutelano i pesci trofeo ... Ma aggiungerei anche che minore è il tempo di combattimento col pesce e minori i danni , infatti la resistenza del pesce genera in esso forte produzione di acido lattico che non può essere smaltito come negli esseri umani e quindi potrebbe provocare un infarto alla nostra cattura , anche non immediato , e provocarne il decesso . Quindi , anche a nostro scapito di poche catture , è bene usare finali adeguati che consentano al pesce di essere guadinato nel minor tempo possibile x una sua maggior tutela . Grazie x chi vorrà leggere ed adattarsi
RispondiElimina