Spero di non essere stato troppo 'poetico', però sinceramente è così che io vedo la pesca, e dopo una bella giornata passata a pescare, non mi interessa se magari quella volta non ho preso niente, l'importante è riuscire a ristabilire, almeno un pò, una sorta di equilibrio interiore.
Magari non sono bravo con le parole come lo è stato il grande, anzi grandissimo Mario Albertarelli ed è per questo che prendo in prestito alcune parole tratte dal suo libro "L'amo e la lenza" che spero vi piacciano e condividiate:
...se dentro vi cresce un’ansia commossa
che non potete frenare
se non lanciando su quella corrente l’esile filo
attraverso il quale
attraverso il quale
scende nell’acqua ogni vostro pensiero
e con l'acqua del fiume se ne va lontano,
e con l'acqua del fiume se ne va lontano,
per sempre,
verso il mare generoso
verso il mare generoso
che è di tutte le creature l’ultima vera tomba,
soltanto se tutto ciò vi appartiene
come vi può appartenere l’amore per un figlio,
allora, e soltanto in questo modo,
potrete essere dei pescatori.
Perché questa è la pesca,
la pesca non per uccidere pesci ma per dominarli,
e per entrare a far parte con diritto del mondo
dopo averlo prima scoperto e amato.
dopo averlo prima scoperto e amato.
Questa è la pesca.
Mario Albertarelli
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