Finalmente tra mezz'ora finisce questa settimana lavorativa e Domenica mattina sarò finalmente in Tail Water Tevere.
Questo è stato il mio pensiero fino al rientro a casa, momento in cui sono venuto a conoscenza che la mia pargola aveva 39.8° di febbre...
Chiaramente ce sono delle priorità nella vita così ho rimandato tutto alla settimana seguente.
Durante tutta la settimana, la mia ora di pausa pranzo è stata impiegata nella costruzione delle ormai famose mini-chernobyl di Luca Castellani (o almeno una copia "bastarda" come un tempo erano le magliette con scritto D&G : Docce & Gabinetti o Dammela & Godo!).
22/06/2013
Varie telefonate con Gianluca Schiarelli (da qui in poi lo chiamerò Nino, per comodità ed abitudine!) per cercare di organizzare al meglio l'uscita del giorno seguente.
23/06/2013
Come deciso, il ritrovo è sotto casa di Nino e poco dopo siamo già in auto verso la meta.
TWT
Iniziamo ad affrontare il fiume in zona B2, come mi aveva consigliato Luca.
Poche e sporadiche bollate, le mosche attaccate ai nostri terminali si alternano di continuo, fino a che in una correntina sotto B2 arriva la mia prima trota del Tevere: una splendida fario che non ha saputo resistere ad una Royal Wulf.
La mia prima trota della TWT |
Ad un tratto, proprio sotto i miei occhi, uno dei momenti che ci fanno amare la mosca secca: Nino fa arrivare una Sedge proprio davanti a me, che mi trovavo leggermente più a valle rispetto a lui e una trota decide si salire ed assaggiarne un pezzettino...pronta arriva la ferrata ma dopo pochi secondi... STRAAAP.
Ora, nonostante io non sia credente, non mi sembra il caso di riportare qui, nero su bianco, quello che è uscito dalla bocca di Nino, diciamo solo.... disappunto!
Saliamo un pò a B1... il tempo di fare un paio di lanci e mi suona il telefono, è Luca che ci chiede come sta andando la giornata e ci dice di raggiungerlo ed aggiunge... "ci penso io a farvi prendere un pò di pesci".
Forse questa frase detta ad un pescatore orgoglioso ed esperto gli avrebbe fatto storcere un pò il naso ma, visto che nè io nè Nino ci rispecchiamo in questi due aggettivi (specialmente il primo), mettiamo tutto in macchina e raggiungiamo Luca.
Dopo una serie di stradine bianche durante le quali Luca ci ha riempito di polvere, arriviamo in zona Barra 18.
Fatte le presentazioni, e conosciuto Leopoldo, scendiamo in acqua e Luca ci fa vedere subito la next-generation dei temoli della TWT e quando vedo come e con che occhi li saluta, mi è subito chiaro quanto possa amare questo fiume.
Da li in poi la giornata cambia dal giorno alla notte, Luca ci dà qualche dritta su come, quando, dove e con cosa dobbiamo pescare.
In particolare una frase di Luca mi ha colpito: "In Tevere non sottovalutare mai nessun punto, anche quelli a cui non daresti un soldo di fiducia."
Mai ricevuti consigli più azzeccati, in pochi cm di acqua gli attacchi si sono susseguiti per tutto il tempo in cui siamo rimasti in pesca e soprattutto ho constatato quanto le mini piacciano ai nostri amici pinnuti.
Due bellissime Puccini |
Quindi, per farla breve, giornata bellissima, fiume bellissimo, pesci bellissimi...
Forse poche catture, ma per migliorare c'è sicuramente tempo, e di pesci ce ne sono sicuramente tanti...nonostante qualcuno dica il contrario.
TWT T.V.B.!!!
Nessun commento:
Posta un commento